• Home
  • Chi sono
  • Servizi editoriali
  • Libri
    • Recensioni
    • Le mie classifiche
  • Lifestyle
  • Contatti
  • MENU

    • Home
    • Recensioni di libri
    • Chi sono
    • Contatti
    • Le mie classifiche
  • Articoli recenti

    • Recensione Dracul – Dacre Stoker, J. D. Barker
    • Recensione Finché il caffè è caldo – Toshikazu Kawaguchi
    • Recensione Un Romeo in blue jeans – Chiara G. Daisy
    • Recensione Memorie di una geisha – Arthur Golden
    • Recensione Le notti di Salem – Stephen King
  • Seguimi sui social

  • Home
  • Chi sono
  • Servizi editoriali
  • Libri
    • Recensioni
    • Le mie classifiche
  • Lifestyle
  • Contatti

Recensione La donna che non invecchiata più – Grégoire Delacourt

1 Febbraio 2019

Titolo: La donna che non invecchiava più

Autore: Grégoire Delacourt

Editore: DeA Planeta Libri

Data di uscita: 13 novembre 2018

“Ci sono quelle che non invecchiano mai perché se ne sono andate troppo presto. Ci sono quelle che invecchiano senza patemi, perché sono troppo impegnate a godersi la vita. Ci sono quelle disposte a tutto pur di apparire più belle, più magre, più sexy, pur di negare l’ineluttabile e restare aggrappate a ciò che il tempo si ostina a volerci strappare. E poi c’è Betty. Betty che, misteriosamente, smette di invecchiare appena compiuti i trent’anni – la stessa età della madre al tempo della sua tragica e prematura scomparsa. Sul volto di Betty gli anni scorrono innocui e trasparenti come acqua. Sarà forse lo sguardo intenso e innamorato di suo marito a tenere lontane le rughe? A scongiurare gli effetti dei giorni che inesorabili scivolano tra le dita? Man mano che la sua anomalia si fa più evidente, la vita un tempo tranquilla di Betty comincia a vacillare. Perché un volto senza età è un volto senza storia, senza ricordi, senza passioni. Uno specchio vuoto in cui, presto o tardi, gli altri cessano di riconoscersi. La donna che non invecchiava più è un romanzo-manifesto pieno di poesia e di saggezza sull’ultimo vero tabù dei nostri tempi, la vecchiaia. Un inno appassionato alla forza e alla bellezza delle ragazze di ogni età.”

Fonte: http://www.deaplanetalibri.it/libri/la-donna-che-non-invecchiava-piu

In questo libro ci troviamo di fronte ad un tema non certo nuovo della letteratura: l’eterna giovinezza. Chi non ha mai desiderato di poter restare giovane? Siete sicuri che sia una cosa fantastica come sembra? Chiedetelo a Betty, la protagonista del romanzo scritto da Grégoire Delacourt.

Betty è una bambina come tutte le altre; conduce un’infanzia normalissima, cresce, diventa una donna, diventa moglie e mamma. Questo fino ai 30 anni, perchè da quel momento smette di invecchiare. Che ci sia un significato nel fatto che sia successo alla stessa età in cui è morta sua mamma, lasciandola orfana a 13 anni?

Betty non lo sa, ma all’inizio è inebriata da questo dono. E’ giovane, è attraente, riceve le attenzioni degli uomini e l’invidia delle donne. Ma ben presto si rende conto che, forse, quella che considerava una benedizione, somiglia più ad una maledizione.

Invecchiare significa mostrare sul proprio viso e sul prorio corpo l’aver vissuto, l’aver attraversato esperienze, gioie e dolori, le rughe che cominciano a comparire sono come dei piccoli ricordi e Betty non ha questa sensazione, è come se la sua vita si fosse fermata.

Il suo aspetto resta sempre quello di una trentenne, e benchè all’interno del suo corpo, cominci ad invecchiare come tutti, questo non basta per allontanare la sua famiglia. Suo marito vorrebbe solo vivere la sua vecchiaia con lei, ed è difficile se hai accanto una moglie che finisce per somigliare ad una figlia. Come possono dimostrare tutto il loro amore e la loro vita passata insieme se sul volto di Betty non compare nessun segno del tempo trascorso? Mentre suo figlio Sebastian, comincia a provare imbarazzo se la sua mamma viene scambiata per sua cugina, sorella o addirittura per la sua fidanzata.

Il racconto va avanti quasi senza dialoghi, quasi come se fosse un flusso di coscienza, sono i pensieri di Betty che man mano si rende conto di quanto sia difficile convivere con il “dono” che le è stato concesso.

La storia in sé mi ha incuriosita da subito, e a livello di scrittura ho apprezzato i capitoli brevi che possono rendere più scorrevole la lettura, ma questo libro per me è un NO. Il racconto scorre in maniera fin troppo tranquilla, senza nessun momento di tensione e senza nessun colpo di scena o avvenimento particolare, non vi nascondo che a tratti ho trovato difficoltoso continuare la lettura (anche se un libro non mi prende, cerco comunque di finirlo per poter dire con certezza cosa ne penso); il finale, inoltre, non mi ha convinto. Nonostante questo, il messaggio che ha voluto dare è molto chiaro e molto bello, e dovrebbero coglierlo le donne di qualsiasi età.

60

SHARES
facebook Share on Facebook
Twitter Tweet
Follow Follow us
custom Share
custom Share
custom Share
custom Share
custom Share
Share

Libri

its.flavia
Flavia, classe 1990. Leggo, scrivo, cucino. Distratta e pasticciona, vivo nel mio paese delle meraviglie.

Leave A Reply


Lascia un commento Annulla risposta

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

  • Flavia, infermiera ventottenne divoratrice compulsiva di libri, film, carbonara e Nutella.

  • Seguimi sui social

  • Ultime recensioni

    • Recensione Dracul – Dacre Stoker, J. D. Barker
    • Recensione Finché il caffè è caldo – Toshikazu Kawaguchi
    • Recensione Un Romeo in blue jeans – Chiara G. Daisy
    • Recensione Memorie di una geisha – Arthur Golden
    • Recensione Le notti di Salem – Stephen King


  • Recent Posts

    • Recensione Dracul - Dacre Stoker, J. D. Barker
      9 Novembre 2020
    • Recensione Finché il caffè è caldo - Toshikazu Kawaguchi
      15 Ottobre 2020
    • Recensione Un Romeo in blue jeans - Chiara G. Daisy
      12 Ottobre 2020
  • Contatti

    Email: calo.flavia@icloud.com

    Privacy Policy


© Copyright Panelibriefantasia