Sinossi
Circondate da un’aura di mistero, le geishe hanno sempre esercitato sugli occidentali un’attrazione quasi irresistibile. Ma chi sono in realtà queste donne? A tutte le domande che queste figure leggendarie suscitano, Arthur Golden ha risposto con un romanzo, profondamente documentato, che conserva tutta l’immediatezza e l’emozione di una storia vera. Che cosa significa essere una geisha lo apprendiamo così dalla voce di Sayuri che ci racconta la sua storia: l’infanzia, il rapimento, l’addestramento, la disciplina – tutte le vicende che, sullo sfondo del Giappone del ‘900, l’hanno condotta a diventare la geisha più famosa e ricercata. Un romanzo avvincente e toccante, coronato da uno straordinario ritratto femminile e dalla sua voce indimenticabile.

Recensione
La nostra protagonista, Chiyo Sakamoto, vive in un piccolo villaggio di pescatori, con i genitori e la sorella maggiore. Un giorno, il casuale incontro con il signor Tanaka diventerà il momento che le cambierà la vita per sempre. Lei e la sorella verranno allontanate dalla famiglia e portate a Kyoto, più precisamente nel quartiere di Gion. Qui le loro strade si divideranno, Chiyo sarà portata all’okiya, la casa delle geishe, mentre la sorella, come scoprirà più tardi, finirà in un bordello.
La vita nell’okiya si dimostra da subito difficile, resa ancora più insopportabile da Hatsumomo, l’unica geisha della casa nonchè una delle più belle e famose di Gion. L’unica amicizia di Chiyo sarà quella con Zucca, destinata però a finire subito proprio a causa di Hatsumomo.
Il suo incontro fortunato sarà quello con Mameha, ricercatissima e ricchissima geisha, che decide di prenderla sotto la sua ala protettrice adottandola come “sorella minore”. Chiyo da questo momento prenderà il nome di Sayuri, cambiando completamente la sua vita e diventando una delle apprendiste più ricercate di Gion.
Sullo sfondo del suo racconto in prima persona, fatto di feste e ricevimenti si avvicina la Seconda Guerra Mondiale che segnerà quella che sembra la fine del quartiere delle geishe, periodo durante il quale Sayuri comincia a lavorare presso un sarto di kimono.
Questo libro vi immerge completamente in un mondo misterioso e affascinante che purtroppo non esiste più. Un lavoro durato quindici anni, evidente dalle minuziose descrizioni della vita delle geishe, a partire dalla complessa vestizione, il trucco e il loro duro periodo di addestramento.
La geisha è spesso vista in modo molto superficiale, e lo stesso Golden ebbe delle dispute legali con colei dalla quale prese ispirazione per il libro per aver descritto le ragazze come “prostitute d’elite”. In realtà, questa figura è molto più complessa e interessante. Ogni sguardo, ogni gesto, ogni parola è attentamente curata ed è frutto di anni di studio. La capacità di Golden sta nell’aver svelato parte del mistero che aleggia attorno a queste donne rendendole umane, rendendoci partecipi della loro vita dietro le quinte, fatta di invidie, lotte e amicizie, mostrando come in alcuni casi, anche dietro la geisha più ammirata e ricercata ci sia una donna che desidera soltanto essere amata.
Sayuri è una figura straordinaria, così intelligente, vivace e forte; lo sono altrettanto tutti gli altri protagonisti che la circondano, con personalità perfettamente costruite.
Un libro elegante, raffinato che farete fatica a dimenticare.
“L’acqua non aspetta mai. Cambia forma e scorre attorno alle cose, trovando sentieri a cui nessun altro ha pensato: un pertugio nel tetto o un piccolo buco in fondo a una scatola. Senza alcun dubbio è il più versatile dei cinque elementi.”
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